tour di san basilio

San Basilio è una delle ultime borgate nate durante il Governatorato fascista, tra il 1940 e il 1943, con lo scopo di edificare case rapide e temporanee per le numerose famiglie di baraccati da spostare dal centro storico. Soltanto dal 1948 e soprattutto con le Olimpiadi di Roma del 1960, l’ICP e le amministrazioni locali si sono fatte carico della borgata, con progetti di ampliamento e miglioramento di spazi abitativi e servizi.

Il quartiere si avvicina all’arte urbana nel 2014 grazie al progetto Sanba, curato da Simone Pallotta dell’associazione WALLS, e prosegue nel 2015 con l’obiettivo di sperimentare come l’arte contemporanea possa connettersi con la complessità sociale dei quartieri periferici: “proponendosi come modello di intervento nei territori attraverso l’arte pubblica, nel tentativo di trasformare quartieri complessi in nuovi poli di diffusione culturale”.

Gli abitanti e le scuole del quartiere sono stati così coinvolti attivamente attraverso laboratori di arte contemporanea e incontri pubblici dai quali sono nate le opere di Liquen e Agostino Iacurci, oltre a installazioni realizzate dalle scuole di diverso grado del quartiere. Raffigurazioni dinamiche, colorate, volte a vivacizzare gli edifici popolari della zona con soggetti legati allo sviluppo, la rigenerazione e la natura.

Straordinaria la trasformazione di un anonimo slargo in un bosco incantato abitato da animali di ogni sorta realizzato da Hitnes nel 2015 su sei palazzine e imperdibile la graffiante e controversa critica di Blu con il suo San Basilio parzialmente censurato da un’unità del decoro urbano del Comune di Roma.

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