San Paolo è un quartiere ricco di memorie antiche, come la Necropoli Ostiense dove riposa San Paolo che determina la costruzione della Basilica Papale a lui dedicata.
Zona di orti e vigne principalmente fino all’Unità d’Italia quando poi iniziano a sorgere alcune industrie, tipo la vetreria Bordoni, su impulso dello sviluppo tecno-industriale della capitale. Lo sviluppo urbanistico inizia in epoca fascista con la Collina Volpi ma soprattutto negli anni ‘50 con il piano Fanfani o INA casa di cui il Valco San Paolo fu il primo contributo. Oggi il quartiere si sta connotando come nuovo quartiere universitario per la presenza dei vari campus di Roma 3.
Questa presenza, oltre a Via di Libetta che è una delle strade della movida romana, lo ha reso dalla nascita dell’Ostiense District meta dell’interesse di street artist e di curatori di arte urbana.
Tra le opere – che parlano soprattutto di diritti, libertà ed ecosostenibilità – c’è la rivisitazione del mito di Aristofane da parte di Borondo sulle pareti del circolo Mario Mieli, e l’unica opera murale al momento della street artist romana Laika sulla parete del mercato di Via Corinto. Poi l’opera di JDL, artista olandese in onore della comunità LGBTQ, l’americano Gaia con ben 3 opere, Sam 3 per Outdoor Festival, Diavù, Agostino Iacurci, Gomez, Collettivo FX, Diamond, Brus, il tedesco Clemens Behr, concludendo con Blu.